Certificazione energetica: non vale più l’autodichiarazione

Una bozza di un nuovo Decreto Ministeriale che sarà emanato nelle prossime settimane contiene lo stop all’autodichiarazione della classe energetica G da parte dei proprietari. Al momento infatti l’autodichiarazione è ancora valida in molte regioni italiane (tra cui il Veneto), mentre altre regioni come Lombardia ed Emilia Romagna che hanno legiferato in materia non la ritengono valida già da qualche anno.

Questo divieto si rende necessario per rimediare alla procedura di infrazione a carico del nostro paese da parte della Commissione Europea per l’incompleto recepimento della direttiva 2002/91/CE sul risparmio energetico. L’autocertificazione in classe G, di fatto consente ai proprietari di immobili dotati di scarse prestazioni energetiche di ottemperare agli obblighi di legge semplicemente redigendo una autodichiarazione in cui si afferma che l’edificio è in classe G e che i costi per la gestione sono molto elevati.

Con le modifiche previste nel decreto, sarà invece necessario far redarre da un tecnico abilitato l’attestato di certificazione energetica, consentendo però di adottare le procedure semplificate previste dalle Linee guida (software Docet o metodo semplificato di cui all’allegato A delle Linee Guida).

Altra novità in termini di risparmio e certificazione energetica riguarda l’approvazione della nuova Direttiva Europea, avvenuta in questi giorni. La direttiva contiene una serie di misure obbligatorie per il risparmio energetico, tra cui la riqualificazione degli edifici pubblici, piani di risparmio energetico per le aziende pubbliche e audit energetici per tutte le imprese di grandi dimensioni (le piccole e medie imprese saranno escluse da questo obbligo).

Si stima che dalla riduzione dei consumi energetici la UE può risparmiare fino a 50 miliardi di euro l’anno. Direi che siamo sulla buona strada!

Fonte: Idea case

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